Daniele Bagnoli è il nuovo tecnico del Latina
Daniele Bagnoli è il nuovo tecnico della Top Volley. Siede sulla panchina del Latina l’allenatore che ha il numero maggiore di titoli conquistati: 36, seguito da Gianpaolo Montali 18 e Silvano Prandi 17. Ha anche il record di scudetti, otto, che lo condivide con Franco Anderlini. Ma a questi si devono aggiungere altri tre: in Russia, Iran e Qatar. Nella bacheca di Daniele Bagnoli si possono contare con i club 19 titoli in Italia, 3 in Russia, 1 in Turchia, 1 in Iran, 1 in Qatar; 10 in Europa e 1 in Asia. Con la nazionale russa ha vinto il bronzo nel 2009 e l’argento nel 2010 alla World League. Daniele Bagnoli è nato a Mantova il 25 ottobre 1953, ha iniziato ad allenare nella sua città prima le giovanili e dalla stagione 1983-84 la serie A2. Dopo una parentesi nella nazionale giovanile, si è spostato a Reggio Emilia e l’anno successivo, 1993-94, a Modena dove in quattro stagioni ha vinto 2 scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Coppe Campioni, una Coppa delle Coppe e l’Eurosupercoppa. Dopo una stagione a Roma (1997-98) sale sulla panchina della Sisley Treviso dove nel primo triennio vince 2 scudetti, una Coppa Italia, 2 Supercoppe, 2 Coppe Campioni, 1 Coppa Confederale e 1 Eurosupercoppa. Torma per una stagione a Modena e nel 2001-02 per altre sei stagioni a Treviso dove con Alessandro Fei vince 3 scudetti, 3 Coppe Italia, 4 Supercoppe, una Champions e una Coppa Confederale. Nel biennio 2007-09 guida la Dinamo Mosca allo scudetto e alla Coppa nazionale per poi lasciarla per prendere la guida della Nazionale russa dove vince prima il bronzo e poi l’argento alla World League. Torna nel 2010-11 per la terza volta a Modena. Lascia l’Italia prima per la Turchia, 2012-13 al Fenerbahce Istanbul dove vince la supercoppa, poi per l’Iran dove con il Matin Varamin vince scudetto e campionato asiatico per club, quindi in Qatar dove con l’Al Rayan vince lo scudetto, lo scorso anno l’esperienza in Tunisia con lo Sfaxien.
Daniele Bagnoli, entrare a stagione in corso non è mai così semplice perché hai deciso di approdare a Latina? In realtà, ci siamo trovati in una situazione dove la squadra aveva bisogno di dare una sferzata alla classifica mentre io avevo voglia di tornare ad allenare nel campionato italiano.
Stimoli? Assolutamente si e tanti. Per me è uno stimolo fondamentale tornare in Italia e sono curioso di vivere un’esperienza in una squadra che parte da una posizione di classifica abbastanza bassa in questo momento e vedere cosa si riesce a fare. Dobbiamo raddrizzarla il prima possibile questa classifica.
Cosa ne pensi della squadra? Conosco Fei perché l’ho avuto molti anni, conosco anche Maruotti perché è cresciuto nel settore giovanile della Sisley, mentre con Sottile ci siamo incontrati spesso negli ultimi 15 anni. Per quello che ho visto Latina è una squadra sufficientemente esperta che ha risentito della mancanza dell’opposto titolare e che ha bisogno di ottenere dei risultati: per questo l’ultima vittoria è stata importante perché ha dato consapevolezza. L’importante è che stiano bene fisicamente anche perché ha buoni valori, voglio trasferire qualche concetto e conoscerli meglio. Il campionato italiano dà stimoli molto forti ma la squadra voglio conoscerla da vicino e vederla sotto pressione per dare una valutazione, dobbiamo lavorare bene e con intensità ma ci sono giocatori che devono essere gestiti.
Che ne pensi dell’arrivo di Ishikawa? L’arrivo di un giocatore competitivo ci può aiutare.
Che te ne pare dei tifosi? Posso dire che ho fatto playoff infuocati a Latina in passato e mi ricordo di grandi battaglie, dove ho anche perso nonostante fossimo la squadra favorita: il pubblico molto corretto, entusiasta, numeroso e spero di farlo tornare in massa al palazzetto. Questo è un obiettivo che la squadra deve avere. Dobbiamo essere, vincenti per mentalità.