Marchio IGP ROMA per certificare olio di qualità made in Lazio
Un marchio IGP Roma per distinguere sui mercati di tutto il mondo l’olio extra vergine del Lazio. Questa l’idea avanzata dal presidente dell’Unaprol, David Granieri, durante la presentazione nei giorni scorsi a Roma, al Tempio di Adriano, di EXTRACT: l’osservatorio costituito da Unaprol e Ixè per l’olio extra vergine di oliva di qualità. La proposta maturata negli ambienti dell’organizzazione di produttori olivicoli territoriale OP Latium, ha registrato da subito diverse adesioni. Tra queste: l’Arsial, quale principale sostenitore dell’iniziativa, la Regione e Unioncamere Lazio, Azienda Romana Mercati e Camera di Commercio di Roma. Con il riconoscimento dell’IGP Roma, che andrebbe ad affiancarsi alle quattro Dop regionali ( Sabina – Tuscia – Canino – Colline Pontine ), la fotografia dell’olivicoltura ad indicazione di origine porterebbe da 112 a 316 i comuni
interessati aumentando da 383.120 a 520.667 gli ettari di oliveti che potrebbero fregiarsi dell’indicazione geografica protetta. L’olio destinato alla vendita, escluso l’autoconsumo, passerebbe da 48.317 a 79.382 quintali e il valore potenziale della produzione stimato attualmente ad oltre 41 milioni di Euro, raggiungerebbe i 63,5 milioni di Euro generando una ricchezza che verrebbe riversata sul territorio e l’indotto collegato al settore. Tra le prerogative del nuovo marchio, che si spera possa avere un iter amministrativo abbastanza breve, un buon rapporto qualità-prezzo e una grandissima qualità a garanzia di una eccellenza tutta italiana.