Opera Prima Teatro presenta: “Capatosta”

Opera Prima Teatro presenta: “Capatosta”
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Siamo nello stabilimento più grande d’Europa, l’Ilva. Siamo in uno dei tanti reparti giganteschi della fabbrica, Acciaieria 1 reparto RH. Qui l’acciaio fuso transita per raggiungere il reparto della colata e gli operai sono chiamati a controllare la qualità della miscela. La temperatura è di 1600 gradi centigradi. Due operai sul posto di lavoro. Il primo è un veterano, venti anni di servizio alle spalle e un carattere prepotente, di chi si è lavorato la vita ai fianchi e il poco che ha lo difende coi denti, compreso il suo piccolo desiderio: fuggire da Taranto, coi suoi figli, per non tornarci più. Il secondo è una matricola, un giovane di venticinque anni appena assunto nello stabilimento. I due potrebbero essere padre e figlio. In questo stabilimento dal 1962 ci sono generazioni di operai che si avvicendano, si confrontano, si scontrano e si uniscono. I padri hanno fatto posto ai figli e ai nipoti senza che nulla sia intervenuto a modificare questo flusso di forza lavoro. Si sono Capatosta-ph-Marco-Caselli-Nirmal-15tramandati saperi ed esperienze così come usi e abusi, leggi tacite e modi di fare. Sembra che in questo scenario nulla sia destinato a mutare, che i figli erediteranno fatica e privilegi dei padri. Ma è davvero così? È questa la trama di “Capatosta”, lo spettacolo facente parte del circuito Dominio Pubblico che mercoledì 13 aprile alle ore 21 sarà di scena presso Opera Prima Teatro in via dei Cappuccini 76 a Latina. Questo interessante racconto a due voci rientra nella programmazione della IX edizione della rassegna “Emergenze e Dintorni della Scena” che Opera Prima ha ideato in collaborazione con Atcl, Mibac, Regione Lazio, Circuito Off e Dominio Pubblico e vede protagonista la Compagnia Crest di Taranto: Gaetano Colella, che è anche l’autore del testo, e Andrea Simonetti, diretti da Enrico Messina vestiranno i panni dei due operai. Nato a Taranto nel 1977, il Crest, acronimo di collettivo di ricerche espressive e sperimentazione teatrale, porta avanti in un ambiente difficile – sia capatosta 2socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. E’ stato finalista al Premio ETI Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” (1999), “La mattanza” (2000), “Cane nero” (2001) ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2005, “Il deficiente”. La composizione sonora è di Mirko Lodedo, le scene a cura di Massimo Staich, il disegno luci di Fausto Bonvini e il datore luci è Vito Marra.
Il costo del biglietto di ingresso è di 10 euro.
Per info e prenotazioni 347.7179808 oppure 347.3863742.


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