Libri: “Il testimone da Moro a Ruffilli. Democrazia matura e cittadino arbitro” di Rodolfo Carelli
“Viva nella memoria / la tua sagoma assorta / sul fragore delle onde / è una ferita sempre aperta / una breccia nell’arco di mare / che si tende tra il monte Circeo/ e i declinanti Ausoni scivolo / da cui presero il largo / le Pontine isole dell’Utopia”. Sono forse questi i versi più belli e rappresentativi dell’ultima fatica letteraria di Rodolfo Carelli, tratti dalla dedica ad Aldo Moro e intitolata “Andando verso il Sud”, contenuta nel libro-intervista “Il testimone da Moro e Ruffilli – Democrazia matura e cittadino arbitro” a cura di Giovanni Grasso, già collaboratore dell’Avvenire, con prefazione dell’on. Pierluigi Castagnetti. La presentazione del libro, promossa dall’Associazione Presente-Futuro è prevista per lunedì 11 aprile, alle ore 18, presso il Circolo Cittadino di Latina in Piazza del Popolo. Presenti, oltre all’autore, in qualità di relatori gli onorevoli Castagnetti e Gotor; hanno inoltre assicurato la loro presenza l’editore dell’Aracne Editrice, il Dottor Onorati e gli esponenti del Pd pontino, tra cui il candidato sindaco del Pd per Latina Enrico Forte. Modera il senatore Claudio Moscardelli. Il Rodolfo Carelli che abbiamo conosciuto fino ad oggi si è caratterizzato per un doppio impegno,
quello poetico che ha caratterizzato la più giovane età e quello politico, successivo, ma entrambi autonomi. Senza dubbio un’anomalia nel panorama poetico e politico italiano così come dimostra un articolo a firma di Mario Guidotti, apparso su “Il Tempo” del 26 aprile 1982 a commento del testo di poesie di Carelli “Il regalo del torchio” editrice Laterza, seconda raccolta dopo quella “Un posto nel profondo” vincitrice nel 1974 del Premio Viareggio-opera prima, intitolato: “Rodolfo Carelli, un parlamentare anomalo – Un poeta nel palazzo”. La recente pubblicazione “Il testimone da Moro e Ruffilli – Democrazia matura e cittadino arbitro” facente parte della sezione “Biblioteca politica” della casa editrice Aracne di Roma e che sarà presentata al pubblico lunedì 11 aprile, conferma la duplice vocazione che contrassegna l’impegno di Carelli. La prima parte del libro infatti riassume sotto forma di intervista a cura di un giornalista dell’Avvenire, Giovanni Grasso, con prefazione di Pier Luigi Castagnetti, la visione strategica, sottesa alle migliaia di articoli pubblicati da Carelli. La seconda parte, che conferma questa sorta di “anomalia” dell’autore raccoglie le poesie “civili”, quelle scritte sottraendosi a qualunque forma di sudditanza o propaganda partitica, giovandosi della prefazione che Mario Luzi, maestro ed amico di Carelli, dedicò alla raccolta “Una cifra in più” della Newton Compton editori.