Patrizia Fanti in corsa per il Consiglio comunale
Ufficializzata la candidatura dell’Architetto Patrizia Fanti. La Fanti ha deciso di mettere a disposizione della lista Cuori Italiani – Idea (la compagine politica che fa riferimento a livello nazionale a Gaetano Quagliariello) la sua ventennale esperienza di professionista e, soprattutto, di esponente politico di Centro: già Vice Sindaco, assessore alla Cultura, all’Ambiente e ai Servizi Sociali. Patrizia Fanti sceglie di partire proprio da quest’ambito. La lista Cuori Italiani – Idea sostiene Nicola CALANDRINI, indicato quale candidato sindaco dall’elettorato del centrodestra nelle primarie del 13 marzo. Due sono due i progetti avviati ma non realizzati che stanno particolarmente a cuore alla Fanti che precisa: “Si tratta di iniziative mirate ad affrontare problemi che riguardano non solo i “singoli” , ma che coinvolgono e sconvolgono le famiglie e soprattutto i bambini. Mi riferisco – spiega Patrizia Fanti – al progetto teso a contrastare la ludopatia e a quello a sostegno dei papà separati. Entrambi i progetti erano stati approvati e finanziati con fondi della Regione Lazio. In particolare lo sportello per il contrasto alle ludopatie che aveva ricevuto un finanziamento di 20.000 euro nell’ambito dei Piani di zona in cui Latina è il Comune capofila. Ben consapevole della gravità del fenomeno della ludopatia che può portare a rovesci finanziari, compromissione dei rapporti familiari con l’inevitabile coinvolgimento dei bambini, grazie alle competenze degli uffici dell’Assessorato, già nel 2011, quindi prima dell’erogazione dei fondi regionali, era stato elaborato il progetto puntiforme ‘Rien ne va plus’, nel quale il Comune era parte sussidiaria di un’associazione, e che poi nel 2013 ottenne il finanziamento.” “Quando ho lasciato gli incarichi istituzionali nel 2014, il fenomeno della ludopatia era in preoccupante crescita – continua – ma contemporaneamente avevo reso disponibili i fondi per la realizzazione del progetto che a tutt’oggi è ancora “ai nastri di partenza”, la qualcosa non solo ritarda un intervento socialmente necessario, ma significa di fatto aver rinunciato al ruolo di guida tra i Comuni partecipanti che invece hanno da tempo avviato la loro parte di progetto.” “C’è poi il secondo finanziamento – incalza la Fanti – quello relativo al bando per la gestione delle Case dei papà. Atteso che si è a ridosso della chiusura del dormitorio temporaneo dell’emergenza freddo, che alcuni papà separati utilizzano il dormitorio nell’impossibilità di soluzioni diverse, alcuni ospiti si troveranno senza un ricovero. Per essere chiari il mio timore è che, non essendo stati individuati i gestori delle Case dei papà separati, non vengano concessi per tempo neanche gli alloggi. Sarebbe opportuno che intanto gli alloggi venissero consegnati agli aventi diritto indicati nella specifica graduatoria e, nelle more, responsabilizzare della gestione i funzionari dell’Amministrazione comunale in quanto la priorità è avviare il progetto di accoglienza. Non dimentichiamo che con questa iniziativa – conclude Patrizia Fanti – avevo affrontato la tematica delle povertà più moderne, le nuove, quelle che nascono appunto dalle separazioni. Una considerazione per entrambi i progetti avviati ma non partiti – conclude – : è stata distrazione, o forse peggio ancora immobilismo? In entrambi i casi sono meravigliata considerata l’efficienza dimostrata dagli uffici comunali competenti durante il mio mandato.”