Carpineto Romano: la “Città del Castagno”
Tra prodotti tipici e vino novello il paese celebra il sapore tradizionale della castagna
L’autunno è tradizionalmente tempo di foglie che cadono, paesaggi che si colorano con i toni caldi dei rossi e dei marroni e sinonimo di prodotti unici che trovano spazio sulle nostre tavole. La castagna è l’incontrastata regina dell’autunno lepino. Così, come molti paesi sul territorio, anche il comune di Carpineto Romano organizza, in collaborazione con l’Ente Palio, la famosa sagra autunnale legata alla produzione di castagne e marroni. Buona parte del territorio di Carpineto è ricoperto da fitti castagneti, che qui, tra i 400 e i 700 metri s.l.m. trovano il loro habitat ideale. Si tratta di un patrimonio rurale di gran rilievo a livello paesaggistico cui si presta da sempre una cura particolare. Così, l’ambiente naturale boschivo, in particolare quello dei castagneti definisce Carpineto Romano come “la Città del Castagno”, titolo che gli è già stato riconosciuto. La castagna ha segnato profondamente l’evolversi della gastronomia in queste terre, così, “La Sagra della Callarrosta” è istituita proprio per dare la giusta importanza alla castagna e al marrone. L’inconfondibile profumo che si diffonde tra i vicoli e le piazze infonde allegria e buonumore. Qui la protagonista della festa è sapida e fragrante, cotta su vivaci bracieri e ottima se accompagnata da un bicchiere di vino novello. La manifestazione è volta dunque a celebrare il gusto di questa eccellenza locale. Ma non finisce qui. La fiera, infatti, ha lo scopo di promuovere e valorizzare le tradizioni rurali di queste terre, mettendo in evidenza le straordinarie caratteristiche del paesaggio e della biodiversità nel territorio dei Monti Lepini, da sempre un’area di grande valore a livello naturalistico. Per quest’anno, la sagra, si terrà nei giorni 2 e 3 novembre. Una festa in cui storia, cultura e gastronomia si amalgamano all’insegna del divertimento.