Il surfcasting raccontato dal campione del Mondo
Il surfcasting è una tecnica di pesca praticata in mare, dalla spiaggia, letteralmente vuol dire “ lancio nell’onda”. Il surfcasting nasce negli oceani poiché lo sbalzo di marea faceva uscire granchi e piccoli molluschi che servivano da esca, inizialmente era praticata solo nelle ore diurne e con forti mareggiate. Dopo qualche anno la disciplina fu esportata anche nella nostra penisola, i primi a praticarla furono i sardi e successivamente raggiunse anche le nostre coste. Inizialmente per praticare il surfcasting si usavano canne molto lunghe e di materiale fenolico, mulinelli molto pesanti e fili molto spessi. Con il passare degli anni, e grazie alla tecnologia, il tutto si è modernizzato, con l’avvento delle canne in carbonio nacquero anche i nuovi mulinelli molto più leggeri e prestanti, anche i materiali di contorno migliorarono, ami, girelle… tanto da rendere anche i pescatori sempre più esigenti, pronti a studiare nuove tecniche e nuove attrezzature al fine di migliorare le loro battute di pesca.
Oggi il vero surfcasting, quello avventuroso con il mare grosso, è praticato poche volte, proprio perché i pescatori e i garisti prediligono le condizioni di mare calmo per avere una pesca molto meno impegnativa. La nuova tecnica è chiamata paf (pesca a fondo), anche le esche sono cambiate, oggi si prediligono sarde, cannolicchi, vongole, fasolari, tranci di pesce, pesci vivi e vari molluschi di mare. Il periodo migliore per praticare il surfcasting è la primavera e l’autunno dall’alba al tramonto, anche negli altri periodi le catture sono buone ma meno frequenti. Ogni periodo ha i suoi pesci, in primavera c’è una prevalenza di boghe, sauri e pagelli. In estate ci sono molte orate e mormore con passaggi di pesci serra.
In autunno si possono catturare lampughe, serra, aguglie, lecce stella e triglie.
In inverno le catture sono molto più interessanti viste le grandi mareggiate, si possono catturare spigole, gronchi ed altri predatori. A seconda del tipo di pesca che si vuole effettuare, si diversifica l’uso della “montatura” che può essere, monoamo, biamo o triamo. Il monoamo ed il biamo vanno usate per la pesca a lunga distanza, mentre il triamo per una pesca a corta distanza. Le canne più usate sono quelle ripartite a tre sezioni che grazie alla loro resistenza riescono a dare un confort per dei lanci di lunga distanza. Il surfcasting si può praticare in tutte le spiagge, sia in quelle a basso che alto fondale, nelle spiagge sabbiose che in quelle rocciose e, a proposito di spiagge, lo sapevate che possono essere a bassa ed alta energia? Sono spiagge ad alta energia, quelle con il chicco di sabbia più grande, mentre sono a bassa energia quelle dove si trova sabbia molto fine. Iniziare questa tecnica di pesca è molto facile, serve poca attrezzatura, bastano un paio di canne, due mulinelli e alcuni accessori di contorno, dopodiché ci si può avventurare a conoscere un bellissimo sport. Sul prossimo numero alcuni consigli per la pesca ai predatori.
di Simone Paniconi